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Per un corretto piano di concimazione, per scegliere la giusta coltura da impiantare in un determinato terreno, è fondamentale lo studio del tipo di suolo e delle sue caratteristiche, chimiche e fisiche.
ll campionamento del terreni è un'operazione molto importante perché condiziona i risultati analitici, quindi deve essere eseguito con molta accuratezza, seguendo precise indicazioni.
Esso comprende quattro fasi fondamentali;
l suddivisione della superficie aziendale in particelle;
l individuazione delle particelle da campionare;
l prelievo dei campioni,
l consegna dei campioni al laboratorio di analisi.
- Individuazione della particella da campionare
La particella rappresenta una porzione della superficie aziendale rispetto al terreno e alla coltura.
L'omogeneità pedologica è valutata in campo, oppure tramite le informazioni ricevute all'agricoltura sulla morfologia, pendenza, esposizione, tipo di tessitura e struttura colore, profondità della falda, drenaggio. Nella delimitazione delle particelle aziendali è importante osservare le specie vegetali presenti. Se si tratta di colture arboree bisogna distinguerle per specie e varietà, per il tipo di portinnesto, per età (fase di allevamento o di produzione).
Bisogna tener presente anche il diverso stato vegetativo delle piante e la diversa produttività che può essere indice di differenti condizioni e livelli di fertilità del terreno.
Per una corretta analisi del suolo sono necessari rilevare i seguenti dati:
a) Principali pratiche agronomiche adottate: si riportano le pratiche agronomiche che distinguono l'area omogenea in questione dalle altre in cui può essere suddividisa la superficie aziendale.
b) Rotazioni in atto: si precisa la tipologia di ordinamento colturale realizzata, es.: colture erbacee avvicendato, pesco, prat ecc.
c) Pietrosità: con questa voce si intende descrivere la presenza di frammenti di roccia sulla superficie del suolo, che limitino la possibilità di utilizzare le macchine agricole. Si descrivono i seguenti caratteri:
Quantità: si indica la percentuale della superficie del suolo occupata dagli elementi con dimensioni maggiormente limitanti presenti;
Dimensioni: si riporta il valore reale (espresso in mm), riferito alla media delle dimensioni degli elementi più limitanti presenti.
d) Crepe aperte: questa voce descrive la presenza di fessure che dalla superficie del terreno si estendono in profondità. Sono tipiche dei suoli argillosi (>35% di argilla) nel periodo secco. In presenza di crepe aperte, l'acqua si infiltra molto rapidamente nel suolo e raggiunge gli orizzonti profondi.
e) Croste superficiali: questa voce descrive la presenza di croste superficiali, dovute all'azione dell'acqua battente sul terreno; le croste possono limitare l'emergenza delle plantule e l'infiltrazione dell'acqua nel terreno. Sono tipiche di suoli con scarsa stabilità strutturale, cioè poveri di colloidi argillosi od organici e ricchi di limo e di sabbia fine.
Sezione "Caratteri idrologici"
f) Disponibilità di ossigeno: la carenza di disponibilità di ossigeno per le radici delle piante è solitamente dovuta ad un eccesso di acqua nel suolo. Infatti, se la maggior parte dei pori nel suolo sono occupati dall'acqua e solo pochi sono liberi, la diffusione dell'ossigeno è ostacolata.L'eccesso di acqua può essere causato da una falda poco profonda, da precipitazioni continue o dalla presenza di orizzonti del suolo poco permeabili. Per loi scopo si utilizza la seguente classificazione semplificata:
Classe di disponibilità di ossigeno
Descrizione
Buona: l'acqua è rimossa dal suolo prontamente e non si verificano durante la stagione di crescita delle piante eccessi di umidità limitanti il loro sviluppo.
Moderata: l'acqua è rimossa lentamente in alcuni periodi. Il suolo è bagnato durante la stagione di crescita delle colture per un periodo breve, ma tale comunque da interferire negativamente sul loro sviluppo. Presenta colori tendenti al grigio e/o screziature grigie a partire dall'orizzonte sottostante quello lavorato.
Imperfetta: l'acqua è rimossa lentamente; il suolo è bagnato per periodi significativi durante la stagione di crescita delle piante e l'eccesso di umidità ne limita lo sviluppo. Presenta colori grigi e/o screziature grigie già a partire dall'orizzonte lavorato
g) Falda: indicare la profondità minima e massima tra cui oscilla la falda. Le informazioni possono essere desunte da interviste agli agricoltori, da dati piezometrici o da letteratura.
h) Tessitura: la tessitura del suolo descrive la proporzione relativa delle particelle minerali elementari costituenti la terra fine (frazione con diametro delle particelle inferiore ai 2 mm), ripartite nelle 3 classi principali di sabbia, limo e argilla.
i) Scheletro: Con questa voce si intende descrivere la presenza di scheletro (frammenti di roccia con dimensioni maggiori di 2 mm) presenti nello spessore dell'orizzonte superficiale del suolo.
l) Calcare totale: Il quantitativo di calcare totale è una importante qualità agronomica, in quanto esso regola il pH del terreno (potere tampone), limita la possibilità di crescita delle colture sensibili e condiziona la scelta dei concimi da utilizzare. Inoltre esso può essere considerato un indice, nel caso di suoli formatisi a partire da materiali calcarei, del grado di evoluzione.Il contenuto di calcare totale può essere apprezzato in campagna osservando la reazione a poche gocce di acido cloridrico in soluzione acquosa al 10% applicate su un campioncino di suolo. L'effervescenza che si osserva è provocata dalla liberazione rapida dell'anidride carbonica che si sviluppa dalla reazione tra carbonati e acido cloridrico.È stata stabilita la seguente relazione tra quantità di carbonati e reazione del campione all'acido cloridrico:
m) Calcare attivo: è la frazione finemente suddivisa del calcare totale, suscettibile di solubilizzarsi rapidamente sotto forma di bicarbonato. Suoli con grandi quantità di carbonato di calcio spesso mostrano fissazione del fosforo e una disponibilità ridotta di alcuni elementi minori (specialmente del ferro, con conseguente clorosi). Il contenuto di calcare attivo nel suolo condiziona quindi più direttamente, rispetto al contenuto di calcare totale, la possibilità di crescita delle colture sensibili e la scelta dei portinnesti. In assenza di valori analitici, può essere stimato in base alle indicazioni riportate nei documenti cartografici disponibili e in base alle stime di campagna del calcare totale e della tessitura.A titolo orientativo si riporta la seguente suddivisione in classi:
Classe
Contenuto di calcare attivo
assente
<1%
basso
1-5%
moderato
5-10%
alto
10-15%
molto alto
>15%
n) ReazioneLa concentrazione idrogenionica del suolo (pH) può essere valutata in campagna usando un indicatore colorimetrico. Il colore che il liquido colorimetrico assume quando è posto a contatto con un piccolo campione di terreno viene confrontato un'apposita scala cromatica, alla quale corrispondono valori di pH.A titolo orientativo si riporta la seguente suddivisione in classi.
Classe
Valori di pH
ultra acido
<3,5
estremamente acido
3,5-4,4
molto fortemente acido
4,5-5,0
fortemente acido
5,1-5,5
moderatamente acido
5,6-6,0
debolmente acido
6,1-6,5
neutro
6,6-7,3
debolmente alcalino
7,4-7,8
moderatamente alcalino
7,0-8,4
fortemente alcalino
8,5-9,0
molto fortemente alcalino
>9,0
Note